L’Associazione

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L’Associazione, inizialmente denominata “U’ Passatiempu”, nasce nel 1998 su iniziativa di un ristretto gruppo di amici con la finalità di rappresentare piccoli spettacoli teatrali, soprattutto in vernacolo.

Nel tempo ha allargato i propri obiettivi realizzando diverse iniziative di carattere culturale e sociale ispirandosi alla massima del filosofo e scrittore latino Seneca che esortava a “pensare  anzitutto al fatto che siamo noi a sprecare o a impegnare il nostro tempo: di qui il primo forte invito a far sì che tutto il tempo ci appartenga, che ogni istante sia messo a frutto” (Seneca, ep. 71.36)

In data 30 dicembre 2012 l’Associazione si è trasformata in Organizzazione di Volontariato “U Passatiempu” con la finalità di privilegiare sempre più l’area culturale e della solidarietà sociale, soprattutto in rapporto alle problematiche dei giovani e della terza età. L’associazione infatti, attraverso una innovativa forma di volontariato culturale, intende privilegiare il rapporto con gli adolescenti, le associazioni di volontariato di estrazione cristiana e non, i giovani, nonché con le categorie sociali più deboli, quali gli anziani, ammalati, disabili, nella consapevolezza che l’allegria e il sorriso fanno bene allo spirito e, talvolta, anche al corpo.

Dal 9 luglio 2013 l’O.d.V. U’Passatiempu è socio aderente del C.S.V.S. (Centro Servizi Volontariato Salento).

In data 13 ottobre 2013, l’Assemblea degli Associati, su proposta del Direttivo, ha deliberato all’unanimità la modifica del nome dell’Associazione da “Organizzazione di Volontariato U’ Passatiempu” in “Organizzazione di Volontariato Kairòs”. Con la scelta di tale nome si è ritenuto dare maggiore risalto alla “filosofia” che ha sempre caratterizzato l’Associazione volta a valorizzare la qualità del tempo libero e le finalità innanzi ricordate. Kronos e Kairòs erano i due termini con i quali gli  antichi greci indicavano il tempo. Il primo aveva natura quantitativa e riguardava il tempo logico e sequenziale (lo scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni), il secondo aveva natura qualitativa ed indicava “un tempo nel mezzo”, ossia un momento di un periodo indeterminato nel quale accadeva “qualcosa” di speciale.

 

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